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martedì, settembre 15, 2009

Scuola di Stile - Le risposte di Giorgio Armani alle domande di moda


Dalla vintage-mania ai capi intramontabili, passando per gli errori da non commettere mai

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Come diventare una donna di stile e non una donna alla moda?

"Lo stile è qualcosa di individuale, unico, riconoscibile. Sempre alla moda proprio perché la supera ma della quale, in un certo senso, ha bisogno, non fosse altro che per confrontarsi. Stile significa costruirsi un guardaroba, non sostituirlo a ogni stagione ma integrarlo, scegliendo quello che è più coerente con il proprio gusto, mescolando le annate. Perché lo stile è trasversale, passa attraverso il tempo e non sa che farsene dell’imperativo del tutto nuovo, sempre nuovo”

La mania del vintage: qual è l'epoca che ha creato la moda più attuale?

“Naturalmente il vintage risente degli umori della moda: se una stagione le collezioni si innamorano degli anni ’70, il vintage di quel periodo sembrerà perfetto. Più che per epoca, suggerirei di procedere per autori: Chanel, Yves Saint Laurent, Balenciaga. Ma anche il primo Armani, Ferré, Valentino, un Pucci degli anni ’60. E’ il modo in cui si indossano a renderli attualissimi”.

C'è qualche capo che non passerà mai di moda?

“La petite robe noire, il piccolo vestito nero, in tutte le sue declinazioni. La giacca di seta, di lana, elegante, sportiva, a un petto solo o doppiopetto, a chimono, a sahariana: comunque giacca. La camicia bianca. I pantaloni maschili e, direi, i jeans, che sono diventati un elemento fondamentale del guardaroba”.

Qual è l'errore più grave che si può commettere vestendosi?

"Non guardarsi obiettivamente allo specchio. Quindi, sbagliare le proporzioni, indossare una giacca troppo corta o troppo stretta, una cintura che accorcia, un colletto che ingoffa”.

Scarpe e borse, devono essere dello stesso colore?

“No, nemmeno dello stesso materiale. Ma questo non semplifica le cose. Anzi, richiede ancora più gusto e attenzione”.

Si possono mettere i jeans in ufficio?

“Dipende dall’ufficio e dal genere di lavoro, ma soprattutto dal tipo di jeans. Se ha la vita bassissima e tagli a ragnatela, è adatto a una serata in discoteca, e anche lì, eviterei. Attenzione al dress code aziendale, con le sue regole alle quali è meglio uniformarsi”.



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